Con Dpcm del 17 settembre del 2024 pubblicato sul sito di Palazzo Chigi il 26 settembre ed entrato immediatamente in vigore prevede che le asseverazioni in materia di super ecobonus inviate all’Enea dal 26 settembre 2024 in poi dovranno contenere una nuova sezione che fornisce informazioni sulle spese 2024 e 2025, i dati catastali dell’immobile e la percentuale di detrazione ottenuta per i diversi lavori. La nuova sezione è cosi articolata:

Spese agevolabili sostenute dal 01/01/2024 al 30/03/2024:euro; aliquota %
Spese agevolabili sostenute dal 31/03/2024 alla data odierna: euro; aliquota
% *
Spese agevolabili che prevedibilmente saranno sostenute, dopo la data odierna, fino al 31/12/2024:
euro; aliquota % *
Spese agevolabili che prevedibilmente saranno sostenute dal 01/01/2025 al 31/12/2025; euro;
aliquota
% *
Spese agevolabili sostenute dal 31/03/2024 al 31/12/2024: euro; aliquota % **
Spese agevolabili sostenute dal 01/01/2025 alla data odierna: euro; aliquota
% ***
Spese agevolabili che prevedibilmente saranno sostenute, dopo la data odierna, fino al 31/12/2025;
euro; aliquota % ***
Spese agevolabili sostenute dal 01/01/2025 al 31/12/2025: _
euro; aliquota % ****

* Questa dichiarazione è pertinente alle asseverazioni trasmesse nel 2024. Per “data odierna” s’intende la data riportata in calce all’asseverazione, il cui inserimento è automatico in base all’allegato 2 al D.M. 06/08/2020 del Ministero dello Sviluppo Economico recante “Requisiti delle asseverazioni […]”.
** Questa dichiarazione è pertinente alle asseverazioni trasmesse dopo il 31 dicembre 2024.
*** Questa dichiarazione è pertinente alle asseverazioni trasmesse nel 2025. Per “data odierna” s’intende la data riportata in calce all’asseverazione, il cui inserimento è automatico in base all’allegato 2 al D.M. 06/08/2020 del Ministero dello Sviluppo Economico recante “Requisiti delle asseverazioni […]”.
**** Questa dichiarazione è pertinente alle asseverazioni trasmesse dopo il 31 dicembre 2025.

Le informazioni relative agli interventi di efficientamento energetico sono soggette alle stesse disposizioni che regolano i termini per l’invio all’ENEA delle asseverazioni di
cui all’articolo 119, comma 13, lettera a), del decreto-legge n. 34 del 2020, fermo restando che la sezione aggiuntiva non è richiesta per le asseverazioni per stato
d’avanzamento dei lavori e per fine dei lavori trasmesse prima della data di pubblicazione del presente decreto e relative a interventi soggetti all’obbligo della comunicazione di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 39 del 2024.

Novità importanti anche in tema di comunicazioni legate al sismabonus. La procedura per la parte sisma è più articolata in quanto riguarderà tutti i tecnici coinvolti. Il professionista incaricato della progettazione dell’intervento dovrà compilerà una scheda nella quale individua i dati catastali degli immobili e fornisce la prima stima economica dei lavori. Il direttore lavori, in corrispondenza dell’emissione del Sal, aggiornerà il resoconto delle spese sostenute e previste e inserirà i dati finanziari dell’intervento relativi alle spese sostenute ed a quelle previste nel 2024 e nel 2025. C’è, poi una terza parte, a carico del collaudatore, ancora non attiva, il quale dovrà confermare gli identificativi catastali degli immobili oggetto di intervento e asseverare la riduzione del rischio sismico.

Le informazioni relative agli interventi antisismici che non hanno concluso i lavori entro il 31 dicembre 2023 oppure che sono stati avviati nel corso del 2024, sono trasmesse con le modalità stabilite dal presente decreto entro i termini perentori di seguito indicati:
31ottobre 2024 per quanto riguarda le informazioni relative a tutti i SAL approvati entro il 1° ottobre 2024;
entro trenta giorni a partire dal giorno successivo a quello dell’approvazione del SAL, in tutti gli altri casi.

Il mancato invio di questa comunicazione potrà avere gravi conseguenze. L’ipotesi migliore è una multa da 10mila euro, che scatta per chi non invia i dati ma ha presentato la Cilas entro il 29 marzo scorso. Chi, invece, ha presentato la Cilas dal 30 marzo 2024 in poi (data di entrata in vigore del provvedimento che istituisce la comunicazione) rischia la perdita completa delle agevolazioni fiscali.

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